Page 95 - eBook - La Questione Territoriale
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Gioco e territori,

               al bando il buon senso


               L’effetto espulsivo che caratterizza le numerose iniziative legislative
               da parte degli enti locali contro il gioco lecito è da mettere al bando:
               perché incostituzionale e perché suggerirlo è (o meglio, dovrebbe
               essere) il buon senso


               Gioco neWs lUGlio/aGosto 2014







                       entre i lavori richiesti dalla legge Delega in materia di gioco legale e
                       distanze si fanno intensi nelle aule di governo e parlamentari, parallela-
              m mente, nelle sedi giudiziarie, non cessa l’attività sollecitata dagli opera-
               tori del settore per l’affermazione di importanti principi. E se per le ipotesi di re-
               golamentazioni comunali anti-gioco-legale prive di legge regionale di copertura
               è attesa nel mese di luglio l’udienza innanzi alla Corte Costituzionale, allo stato
               nessuna legge regionale anti-gioco-legale risulta rimessa alla valutazione della
               Consulta avendo i giudici sino ad oggi interpellati ritenuto non meritevoli di
               accoglimento le richieste di sollevazione di questioni di legittimità costituzionale.
               Va detto, tuttavia, che sono state sottoposte nuove e diverse questioni, per la cui
               valutazione vi è grande attesa, tutte pervase da un elemento sino ad oggi non
               considerato - se non marginalmente - nelle pronunzie giurisprudenziali cristal-
               lizzatesi: il cosiddetto effetto espulsivo, di cui si è diffusamente detto anche in
               articoli apparsi sui precedenti numeri.
               Con effetto espulsivo si è inteso definire la capacità dei provvedimenti anti-gio-
               co-legale emessi dagli enti territoriali e regionali di comportare, con l’istituzione
               di aree di interdizione entro determinate distanze da punti sensibili individuati
               ed individuabili, non la dichiarata regolamentazione della distribuzione del gioco
               legale sul territorio, con aree ammesse ed aree interdette, ma una vera e propria
               espulsione del gioco medesimo con la perimetrazione sul territorio di compe-
               tenza di un’unica, compatta e granitica area di totale interdizione. Area di totale
               interdizione che, per come son formulati i provvedimenti impugnati, a volte trova
               applicazione diretta anche sulle realtà esistenti e non solo su quelle a venire.






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