Page 97 - eBook - La Questione Territoriale
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Geronimo  Cardia  —  La  que stione  territ oria L e


               Le questioni di illegittimità costituzionale che affliggono le norme regionali
               e che sono rese ancor più non manifestamente infondate dall’effetto espulsivo
               hanno origine essenzialmente: (i) nella violazione della riserva di legge; (ii) nel
               contrasto con le esigenze di unitarietà di trattamento sul territorio nazionale;
               (iii) nella violazione del divieto di previsione di norme aventi ad oggetto la de-
               terminazione dei livelli essenziali delle prestazioni; (iv) oltre che, naturalmente,
               nella lesione della libertà di iniziativa economica.
               L’effetto espulsivo rappresenta la prova evidente che con i provvedimenti che lo
               hanno adottato sia stato esercitato un potere non rientrante nelle competenze
               assegnate dall’ordinamento giuridico all’ente territoriale o regionale: nessun
               soggetto diverso dallo Stato può dirsi che abbia il potere di interdire radical-
               mente sull’intero proprio territorio l’esercizio di un’attività lecita e regolamen-
               tata dallo Stato e che lo Stato abbia ritenuto di regolamentare piuttosto che
               proibire. A medesime conclusioni critiche si giungerebbe, poi, ove mai l’ente
               territoriale o regionale ammetta un errore nell’iter logico nella redazione della
               normativa prodotta, lontano dalla situazione concreta che ha determinato (di-
               vieto anziché regolamentazione).
               E venendo alla questione di illegittimità ultima solo in ordine di esposizione, va
               ricordato l’art. 41 della Costituzione che garantisce la libertà di iniziativa eco-
               nomica che nel caso in esame risulta evidentemente frustrata dall’impossibilità
               oggettiva di consentire la distribuzione del gioco legale su alcuna parte del ter-
               ritorio interessato dai provvedimenti portatori di effetto espulsivo. Certo non
               può ritenersi proporzionato il cosiddetto “sacrificio imposto al privato”, posto che
               con l’effetto espulsivo si chiederebbe al privato non un mero sacrificio quanto
               piuttosto una mutilazione irreversibile: una mutilazione radicale dell’attività di
               impresa, uno sradicamento integrale dell’attività di impresa dal territorio.
               A ben vedere la soluzione che metta al bando una volta per tutte l’effetto espul-
               sivo dei provvedimenti e delle leggi regionali anti-gioco-legale, la soluzione,
               giudiziaria o politica che sia, è attesa da tutti: dall’intero comparto del gioco
               legale, ragionevolmente dall’amministrazione di riferimento e non ultimo, per
               quanto detto, dal buon senso.















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