Page 62 - eBook - La Questione Territoriale
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fuori orario


               Le limitazioni di orari imposte dagli enti locali sono proporzionate?
               il Consiglio di stato guarda alle ore di apertura assicurate
               agli operatori legali richiamando la Corte Costituzionale per
               la competenza dei Comuni. mentre, pur non pronunciandosi
               sull’inidoneità della misura, sulla distinzione tra legale e illegale
               o sull’incompatibilità con i livelli di servizio, fornisce un interessante
               spunto per la valutazione della proporzionalità dei limiti imposti
               agli operatori legali.

               Gioco neWs settembRe 2015






               Con la recente sentenza n. 3778/2015 del 1 agosto 2015 il Consiglio di Stato ha
               chiuso la vicenda relativa all’impugnazione del 2011 dei provvedimenti limita-
               tivi degli orari di funzionamento degli apparecchi, imposti presso il comune di
               Salerno, rigettando il ricorso di operatori legali all’epoca incentrato essenzial-
               mente sui proposti profili di incompetenza dei Comuni in materia di giochi.
               La sentenza giunge al rigetto richiamando in larga parte le motivazioni della
               nota decisione della Corte Costituzionale 220/2014, adita peraltro nel primo
               grado del medesimo procedimento. Inoltre, in un passo breve ma significativo il
               Consiglio di Stato dedica una riflessione alla valutazione della congruità e della
               proporzionalità della misura limitativa di orari.
               La prima riflessione che la lettura del documento impone è data dal fatto che
               non vengono presi in considerazione ulteriori, diversi e specifici profili che
               riguardano altri provvedimenti limitativi di orari la cui legittimità è attualmen-
               te messa in discussione presso i Tar competenti. In particolare, non vengono
               affrontati i seguenti temi: (i) la mancata valutazione del fatto se le lesioni degli
               interessi tutelati  (il Gap o, come nel caso di Salerno, il traffico) abbiano origine
               nella diffusione dell’offerta di gioco legale o piuttosto nell’incontrollato pro-
               liferare dell’offerta di gioco illegale sul territorio; (ii) l’inidoneità della misura
               rispetto allo scopo (la riduzione di orari si presenta palesemente come non
               idonea sotto il profilo scientifico ad arginare il fenomeno della dipendenza da
               gioco); (iii) l’incompatibilità dello spegnimento degli apparecchi con la nor-
               mativa anche convenzionale che impone monitoraggi costanti degli apparecchi






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