Page 45 - eBook - La Questione Territoriale
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Geronimo  Cardia  —  La  que stione  territ oria L e


               tativo del passato operato dal legislatore, sempre nazionale, e sempre bene
               intenzionato ad assicurare ai cittadini ed agli operatori una regolamentazio-
               ne appropriata ed in quanto tale tutelante. Un tentativo che però ad oggi
               per certi versi continua ad appalesarsi incompiuto. Si tratta della previsione
               operata nell’ambito del cosiddetto decreto Balduzzi. In particolare all’arti-
               colo 7, comma 10, è stabilito che “l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, tenuto
               conto degli interessi pubblici di settore, sulla base di criteri, anche relativi alle distanze
               da istituti di istruzione primaria e secondaria, da strutture sanitarie e ospedaliere, da
               luoghi di culto, da centri socio-ricreativi e sportivi, definiti con decreto del Ministro
               dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, previa intesa
               sancita in sede di Conferenza unificata, di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28
               agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, da emanare entro centoventi giorni
               dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, provvede
               a pianificare forme di progressiva ricollocazione dei punti della rete fisica di raccolta
               del gioco praticato mediante gli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera
               a), del testo unico di cui al regio decreto n. 773 del 1931, e successive modificazioni,
               che risultano territorialmente prossimi ai predetti luoghi. Le pianificazioni operano
               relativamente alle concessioni di raccolta di gioco pubblico bandite successivamente
               alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e valgono,
               per ciascuna nuova concessione, in funzione della dislocazione territoriale degli isti-
               tuti scolastici primari e secondari, delle strutture sanitarie ed ospedaliere, dei luoghi
               di culto esistenti alla data del relativo bando. Ai fini di tale pianificazione si tiene
               conto dei risultati conseguiti all’esito dei controlli di cui al comma 9, nonché di ogni
               altra qualificata informazione acquisita nel frattempo, ivi incluse proposte motivate
               dei comuni ovvero di loro rappresentanze regionali o nazionali. (…)”. Ebbene, la
               cronaca consente di precisare che allo stato a distanza di anni, decorso il ter-
               mine di centoventi giorni sopra richiamato non sia ancora stata adottata una
               pianificazione di ricollocazione di punti di distribuzione per le concessioni
               all’epoca ancora da bandire.
               Pertanto l’attenzione del settore è massima anche riguardo al rispetto del
               termine del 30 aprile 2016 indicato dalla legge di Stabilità per la definizio-
               ne delle caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico,
               nonché dei criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale.
               Tardare o non fare potrebbe risultare fatale.
               Le aspettative sono alte, anche in considerazione del fatto che nel frattempo
               si registrano le emanazioni di altri provvedimenti limitativi della distribu-






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