Page 43 - eBook - La Questione Territoriale
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Che riordino sia
anche la concertazione tra stato e regioni prevista
dalla legge di stabilità 2016 è contro l’effetto espulsivo del gioco
legale ma occorre che sia esaustiva e che giunga in tempo
Gioco neWs FebbRaio 2016
la
cosiddetta legge di Stabilità 2016, tra le varie mosse che hanno
interessato il settore del gioco, ha ritenuto di includere quella
della ritualizzazione di un processo di concertazione tra Stato
e Regioni per mettere mano al problema noto del proliferare sul territorio
di regolamentazioni locali scoordinate e frammentate aventi ad oggetto la
limitazione della distribuzione del gioco legale.
In particolare il processo in parola è quello ritualizzato dal comma 936, se-
condo cui, “Entro il 30 aprile 2016, in sede di Conferenza unificata (…) sono de-
finite le caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico, nonché i cri-
teri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori
livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede
dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori di età. Le intese raggiunte
in sede di Conferenza unificata sono recepite con decreto del Ministro dell’economia
e delle finanze, sentite le Commissioni parlamentari competenti.”
La Conferenza unificata in questione è quella di cui al richiamato articolo 8
del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 secondo cui: “1. La Conferenza
Stato-città ed autonomie locali è unificata per le materie e i compiti di interesse co-
mune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunità montane, con la Con-
ferenza Stato-regioni. 2. La Conferenza Stato-città ed autonomie locali è presieduta
dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, dal Ministro dell’interno
o dal Ministro per gli affari regionali nella materia di rispettiva competenza; ne fanno
parte altresì il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica,
il Ministro delle finanze, il Ministro dei lavori pubblici, il Ministro della sanità, il
presidente dell’Associazione nazionale dei comuni d’Italia - ANCI, il presidente
dell’Unione province d’Italia - UPI ed il presidente dell’Unione nazionale comuni,
comunità ed enti montani - UNCEM. Ne fanno parte inoltre quattordici sindaci
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