Page 23 - eBook - La Questione Territoriale
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Geronimo  Cardia  —  La  que stione  territ oria L e


               Il tema è di rilievo perché interessa un’intera realtà industriale con tutte le forze
               occupazionali che negli anni sono state coinvolte: gli operatori del gioco legale
               colpiti dalla normativa sono tutti indistintamente coinvolti, a secondo dell’ini-
               ziativa adottata, i concessionari di Stato, i gestori, i gestori di sala, gli esercenti
               del comparto delle cosiddette slot, delle video-lotterie, delle scommesse, del
               bingo, senza esclusione alcuna. E con loro tutti i fornitori di tecnologia, i pro-
               duttori e l’intero indotto.
               Il tema è di rilievo perché una buona e giusta regolamentazione - al pari di una
               non buona o ingiusta regolamentazione - del gioco legale ha inevitabilmente
               impatto e riflessi su profili di interesse generale quali la salute, l’ordine pubblico
               e, perché no, il gettito erariale.
               La normativa territoriale che si è stratificata nel tempo ha introdotto diverse
               categorie di disincentivi alla distribuzione del gioco legale e diverse categorie
               di limitazioni, tra queste ne ricordiamo qui un gruppo di tre: (i) i cosiddetti
               distanziometri; (ii) le limitazioni di orari; (iii) i divieti assoluti di pubblicità.
               Imponendole sia alle realtà esistenti sia alle nuove realtà.


               Comune di La Spezia, Regolamento approvato con delibera n. 1/2012; Comune di Imperia,
               Regolamento approvato con delibera del 18.2.2010; Comune di Recco, Regolamento adottato
               con delibera n. 3/2008 e successive modifiche; Comune di Salerno, ordinanza n. 42421/2011;
               Comune di Bastia Umbria, ordinanza n. 29700/2010; Comune di Riva del Garda, Regolamen-
               to approvato con delibera n. 21/2013; Comune di Padova, Regolamento approvato con delibera
               n. 34/2010; Comune di Trento, Regolamento approvato con delibera n. 56/2012; Comune di
               Ventimiglia, Regolamento approvato con delibera n. 75/2014; Comune di Lecco, Regola-
               mento approvato con delibera n. 33/2011; Comune di Valmadrera, Regolamento approvato
               con delibera n. 56/2014; Borgo Valsugana, Regolamento approvato con delibera n. 32/2012;
               Comune di Gavello, Regolamento approvato con delibera n. 34/2012; Comune di Olgiate
               Olona, Regolamento approvato con delibera n. 39/2010; Comune di Serravalle Pistoiese, Re-
               golamento approvato con delibera n. 19/2010; Comune di Brescia, Regolamento approvato
               con delibera n. 153/36849 del 2010; Comune di Bra, Regolamento approvato con delibera n.
               16/2011; Comune di Bovezzo, Regolamento approvato con delibera n. 25/2012; Comune di
               Rovereto, deliberazione CC n. 6/2015; Comune di Prato, Regolamento approvato con delibera
               n. 61/2012; Comune di Casteggio, regolamento approvato con delibera n. 79/2014; Comune di
               Mirabello, Regolamento approvato con delibera n. 62/2014; Comune di Galbiate, Regolamen-
               to approvato con delibera n. 79/2014; Comune di Barzanò, Regolamento approvato con deli-
               bera n. 39/2011; Comune di Costa Masnaga, Regolamento approvato con delibera n. 3/2012;
               Comune di Pesaro, Regolamento approvato con delibera n. 61/2010; Comune di Ponte San
               Pietro, Regolamento approvato con delibera n. 31/2010; Comune di Formia, Regolamento
               approvato nel settembre 2014; Comune di Formignana, Regolamento comunale; Comune di
               Ostellato, Regolamento comunale; Comune di Lagosanto, Regolamento approvato con delibe-
               ra n. 18/2011; Comune di Pecetto Torinese, Regolamento approvato con delibera n. 20/2013.






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