Page 20 - eBook - La Questione Territoriale
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PreamboLo
alessio cRisantemi, GIoCoNEwS.IT
È possibile mantenere la riserva di legge nella disciplina del gioco pubblico
senza pregiudicare né svilire l’autonomia degli enti locali? Una domanda
tutt’altro che banale, di questi tempi, e alla quale si sta cercando di trovare
risposte concrete. Con la legge di Stabilità che ha previsto addirittura un ter-
mine – quello del 30 aprile 2016 – per giungere a una soluzione, da ricercare
all’interno della Conferenza Unificata.
Ma al di là delle scadenze – sia pure importanti, non v’è dubbio, per la salva-
guardia del mercato, e dell’erario, di conseguenza – ciò che è opportuno e del
tutto prioritario è l’obiettivo di ristabilire il corretto equilibrio tra i diversi
livelli in cui si esprime lo Stato. In un perfetto esercizio di sussidiarietà: prin-
cipio che è venuto meno, negli ultimi anni, a causa di troppi errori ed evi-
denti carenze, da un lato e dall’altro, all’interno delle quali si trovano a operare
gli oltre 120mila addetti che costituiscono l’indotto dei giochi. Un comparto
industriale di primaria importanza, è evidente, non soltanto per il ruolo eco-
nomico e occupazionale ma anche per quello di baluardo della legalità in un
mondo altrimenti dominato dall’offerta fuori controllo. E per le conseguenze
di carattere sociale che derivano in maniera diretta dalla sua organizzazione
(o che deriverebbero, peggio ancora, da un’inefficace o addirittura inesistente
regolamentazione, come accade ancora oggi in altri paesi).
Lo scopo di questo libro è pertanto quello di provare a suggerire una strada
per arrivare a rispondere alla domanda iniziale. Per risolvere e disinnesca-
re quel conflitto che Gioco News, in tempi non sospetti, aveva battezzato
“Questione Territoriale”. Con una definizione politicamente evocativa, ma
niente affatto casuale. Senza la pretesa di individuare in queste pagine una so-
luzione, né l’arroganza di indicare ricette preconfezionate, invitando semmai
le diverse parti coinvolte a una riflessione globale. Portando a valore comune
le esperienze raccolte nelle aule dei tribunali in cui l’argomento è stato più
volte dibattuto, senza mai arrivare a un verdetto assoluto, come del resto è
inevitabile.
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