Page 31 - eBook - La Questione Territoriale
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Geronimo  Cardia  —  La  que stione  territ oria L e


               messe che dovranno essere bandite nuovamente come previsto dalla legge di
               Stabilità 2016. In altre parole, anche se gli operatori supereranno la selezione
               per l’attribuzione dei diritti per aprire punti scommesse (versando peraltro
               le somme previste dai bandi) si vedranno negare ogni autorizzazione perché
               non potranno che prendere atto di trovarsi in una zona vietata e non avranno
               la possibilità si spostarsi con i locali se su quel territorio è prevista una nor-
               mativa territoriale come quelle in commento che proibisce le installazioni sui
               sostanzialmente il 100 % del territorio.
               E tornando agli interessi coinvolti ecco che emergono alcune riflessioni. La
               conseguenza dell’espulsione di tutti gli operatori legali del gioco dal territorio
               è di dimensioni rilevanti sia sul piano privatistico sia sul piano degli interessi
               generali.
               L’espulsione degli operatori legali determina sul piano privatistico evidenti per-
               dite in termini di lucro cessante ed in termini di danno emergente contabi-
               lizzabili in seno alle aziende del territorio, con tutti i riflessi negativi sul piano
               occupazionale e sull’indotto di un intero comparto industriale.
               Sul piano degli (a questo punto altri) interessi generali, bisogna poi aver chiaro
               che l’espulsione degli operatori legali apre il campo ad una serie di profili non
               trascurabili con ricadute irreparabili sulla sicurezza pubblica, sulla salute e sul
               gettito erariale. Ed infatti si consideri quanto segue.
               (i) Il gettito erariale ne risente in misura diretta e proporzionata essendo le
               imposte specifiche sul gioco (ad esempio ma non solo il cosiddetto prelievo
               erariale unico, ma anche il cosiddetto canone di concessione) dovuti allo Stato
               in misura percentuale rispetto ai volumi di gioco legale.
               (ii) Il gettito erariale ne risente, in aggiunta a quanto sopra, anche a seguito
               della riduzione o azzeramento degli utili determinato in capo agli operatori,
               perdendo le imposte dirette dovute sul reddito non più percepito.
               (iii) Non sfuggirà, inoltre, che ogni spazio o tempo sottratto all’offerta legale di
               gioco è tempo e spazio messo a disposizione della divulgazione della offerta di
               gioco illegale per soddisfare una domanda di gioco che comunque esiste. Per la
               prova del dilagare del fenomeno, è sufficiente rifarsi alle cronache.
               (iv) Inoltre, le conseguenze della divulgazione della offerta illegale di gioco
               sono la messa a disposizione di prodotti di gioco illegali, senza regole e senza
               controlli e come tali privi di quei regimi di controllo che solo il gioco legale
               potrebbe avere che tra l’altro dovrebbero contenere, arginare il fenomeno della
               ludopatia.






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