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Piemonte










               LeGGe reGionaLe Piemonte - 05/02/2014, n. 1
               Legge Finanziaria per l’anno 2014


               (…)

               ART. 7 - Prime disposizioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto
               di forme di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito
               1. La Giunta regionale provvede, entro il 30 giugno 2014, in armonia con i
               principi costituzionali e nel rispetto di quanto previsto dal decreto legge 13
               settembre 2012, n. 158 (Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del
               Paese mediante un più alto livello di tutela della salute), convertito, con mo-
               dificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, a definire le linee di indi-
               rizzo per prevenire e ridurre il rischio dal gioco d’azzardo patologico (Gap)
               ed il contrasto alla relativa dipendenza, anche nel rispetto delle indicazioni
               dell’Organizzazione mondiale della sanità e di quelle della Commissione
               europea.
               2. Nell’ambito delle competenze in materia di tutela della salute e di politi-
               che sociali, la Giunta regionale approva e trasmette al Consiglio regionale, nei
               termini di cui al comma 1, un piano integrato triennale socio-sanitario per il
               contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco
               d’azzardo patologico, nonché per il trattamento terapeutico ed il recupero so-
               ciale dei soggetti affetti da sindrome da Gap, promuovendo la consapevolezza
               dei rischi correlati al gioco, ancorché lecito, al fine di salvaguardare le fasce più
               deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione, nonché la cultura del
               gioco misurato.
               3. La Giunta regionale, per le finalità di cui ai commi 1 e 2, valorizza e promuo-
               ve la partecipazione e realizza iniziative in collaborazione con gli enti locali,
               le istituzioni scolastiche, le aziende sanitarie locali, le associazioni antimafia, le
               associazioni di volontariato, le associazioni familiari e i soggetti del terzo settore.
               4. Nell’ambito del piano integrato triennale socio-sanitario di cui al comma






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