Page 117 - eBook - La Questione Territoriale
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Geronimo  Cardia  —  La  que stione  territ oria L e


               sizione dell’azienda sia stato pagato uno specifico prezzo.
               Quando poi la deminutio cagionata dai divieti in parola assume carattere impor-
               tante anche sotto il profilo del quantum rispetto ai livelli di fatturato complessivi
               dell’operatore, ecco il richiamo alla compromissione della continuità aziendale.
               Ed infatti, alla perdita dei ricavi del ramo di azienda inerente al gioco legale è
               certamente collegata una perdita di liquidità dell’azienda, idonea compromet-
               tere gli equilibri oltre che economici (i.e. idoneità dei ricavi a fare fronte ai
               costi) anche finanziari (i.e. idoneità dei flussi di entrata a consentire i pagamenti
               alle rispettive scadenze). Ed è di tutta evidenza che gli squilibri, economici e
               finanziari, possono in taluni casi assumere dimensioni tali da incidere sulle po-
               litiche di spending review più elementari, fino a comportare la rivisitazione dei
               livelli occupazionali garantiti sino all’entrata in vigore dei richiamati divieti.
               Naturalmente ciascuna delle suddette circostanze perde il carattere della mera
               petizione di principio ed assume il valore circostanza di rilievo unicamente nei
               casi in cui si possa idoneamente provare, documenti contabili alla mano, l’ap-
               prezzamento del quantum e, dunque, la magnitudo del problema. Non di secondo
               piano appare, poi, il riferimento al contesto generale in cui versa ciascuna realtà
               commerciale già alle prese con la grave crisi economica che attanaglia il Paese.
               Dunque, accanto al mero mancato guadagno, mai visto di buon occhio – in-
               giustamente atteso lo scopo di lucro a fondamento dell’iniziativa economica
               – sotto il profilo strettamente privatistico vengono solitamente poste altresì
               ragioni di carattere sociale (salvaguardia dei livelli occupazionali) e prospettive
               irreversibili ed irrisarcibili quali l’arresto sino alla chiusura della realtà econo-
               mica, quest’ultima non necessariamente in bonis soprattutto nei casi in cui la
               normativa locale ponga divieti improvvisi ed imprevisti.
               Proseguendo con ordine, va evidenziato che la portata generale dei divieti, da
               un lato, e la sostanziale espulsione del gioco legale dall’intero territorio inte-
               ressato dai divieti in parola, dall’altro, sono idonee a determinare impatti dal
               carattere, altresì, superiore a quello particolare del singolo ricorrente. Entrano,
               infatti, in gioco interessi di carattere generale di diversa natura.
               In primo luogo, si è costretti a richiamare che il disagio economico, fino alla
               chiusura e le ripercussioni occupazionali del singolo in realtà riguardano un
               intero comparto.
               In secondo luogo, deve richiamarsi la fuoriuscita dal territorio interessato dai
               divieti di ogni forma di investimento economico da parte di operatori legali del
               settore, con le chiare ricadute sul piano occupazionale locale.






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