Page 126 - eBook - La Questione Territoriale
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La guerra delle slot,

               la giurisprudenza si evolve




               Gioco neWs apRile 2013





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                       entre, da Nord a Sud della Penisola, aumentano le iniziative degli enti
                       locali che limitano la diffusione del gioco, a crescere, di pari passo, è
                       anche la giurisprudenza in materia, con i Tribunali amministrativi che
               continuano a produrre pronuncie e verdetti destinati, in vari casi, a lasciare il segno.
               L’avvocato Geronimo Cardia, esperto di gioco pubblico e concessioni, com-
               menta il recente provvedimento del Tar Lombardia che, confermando il con-
               tenuto del decreto ‘inaudita altera parte’ emesso a marzo, sospende gli effetti
               dell’ordinanza con la quale il Comune di Milano aveva ritenuto di porre ulte-
               riori e più stringenti limiti di orario alle sale giochi cittadine.
               “Sono particolarmente interessanti i contenuti delle motivazioni della sen-
               tenza. Il Tribunale ha ritenuto di far leva sul fatto che il provvedimento del
               Comune sia carente sotto il profilo della motivazione ritenendo che ‘la mo-
               tivazione posta dall’amministrazione comunale a fondamento dell’impugnata
               ordinanza (‘Adeguamento a disposizioni di legge e a modifiche già adottate
               con precedenti provvedimenti speciali’) non appare né sufficiente né congrua
               a giustificare il divieto di svolgimento dell’attività durante l’orario nottur-
               no’. In questo caso i giudici mettono in luce il fatto che nella misura in cui
               un’amministrazione locale operi una limitazione, occorre che questa abbia
               un fondamento e che tale fondamento debba trovare origine nel fatto che la
               limitazione sia idonea a perseguire lo scopo che l’amministrazione locale si
               prefigge. In altre e più semplici parole i giudici non hanno trovato il necessario
               nesso tra l’esigenza rappresentata di ‘adeguamento a disposizioni di legge e a
               modifiche già adottate con precedenti provvedimenti speciali’, da un lato, e lo
               strumento individuato del ‘divieto di svolgimento dell’attività durante l’orario
               notturno’, dall’altro.
               Nell’ordinanza del Tar Lombardia si legge, poi, un passaggio interessante in
               ordine alla valutazione di quanto sia consentito ai Comuni di utilizzare i poteri






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