Page 123 - eBook - La Questione Territoriale
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enti locali i più diversi sono giunti alla conclusione che sussistano chiare esigen-
ze di unitarietà peraltro in più occasioni messe in evidenza dall’ordinamento
giuridico stesso, da una parte della giurisprudenza maturata e in alcuni casi
anche dall’amministrazione deputata alla regolamentazione ed al controllo del
comparto.
L’esigenza di unitarietà trattamento, di coordinamento tra le misure adottate,
trova origine nel fatto che va evitata la creazione scomposta/involontaria di
zone in cui sia bandito il gioco legale, e che lascino il campo libero al gioco ille-
gale, o in cui sia particolarmente agevolata la diffusione del gioco, e che quindi
possano creare squilibri a livello di contenimento del fenomeno della ludopatia.
L’ordinamento giuridico ha da sempre messo in luce l’esigenza della omoge-
neità di trattamento sul territorio dello stato, e non è un caso che sono diversi
gli spunti che richiamano l’applicabilità della riserva di legge in favore dello
Stato. Poi è intervenuto il decreto cosiddetto Balduzzi che nel prendere atto
dell’esigenza unanimemente condivisa di controllare il fenomeno della ludo-
patia, ha di fatto aggiunto a tutte le misure già adottate un criterio preciso di
pianificazione della distribuzione dei giochi sul territorio nazionale, preveden-
do un coordinamento a livello centrale e responsabilizzando il Ministero delle
Finanze, il Ministero della Salute e l’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli.
Ma il decreto Balduzzi è molto importante per due aspetti che forse ad una
prima analisi possono anche apparire sfumature ma che di fatto descrivono con
chiarezza la volontà del legislatore (attenzione del legislatore, non del Governo)
di fare il punto una volta per tutte sulla questione distribuzione del gioco sul
territorio.
Ed infatti, nel testo licenziato dal Parlamento, il decreto salvaguarda l’esigenza
di tenere presente i desiderata del territorio, degli enti locali e delle Regioni ma
allo stesso tempo chiarisce che tale funzione non si realizza attraverso l’assegna-
zione di un potere regolamentare diretto, men che meno legislativo, ma viene
assicurata attraverso la ricerca di un’intesa da sancire in sede di Conferenza
Unificata, con ciò mettendo al riparo l’esigenza primaria di dare uniformità ai
criteri di distribuzione sull’intero territorio nazionale.
Questo il primo aspetto. Il secondo attiene poi al perimetro di applicazione
delle misure introdotte. Qualcuno ha anche detto che in realtà il decreto Bal-
duzzi abbia lasciato un vuoto normativo prevedendo la richiamata disciplina
solo per le concessioni ancora da bandire. Ma si potrebbe argomentare, esclu-
dendo una svista che si appaleserebbe come ingiustificata, che per le conces-
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