Il Bilancio di Sostenibilità di Comparto del Gioco Pubblico al Forum Acadi 2024. GERONIMO CARDIA, JAMMA – ottobre 2024

Al Forum Acadi 2024 è stato presentato Il Bilancio di Sostenibilità del Comparto del Gioco Pubblico. E’ un’idea innovativa perché ha l’ambizione di mettere a sistema numeriche ed attività di diverse aziende collocate su segmenti differenziati del sistema concessorio ed impegnate in verticali distributive diverse. Un universo fatto di tanti mondi che per lo Stato mettono a disposizione prodotti così delicati per gli utenti. E’ fondamentale quindi uno strumento allo stesso tempo di dettaglio e complessivo per la misurazione dell’impatto ESG, con i criteri internazionali GRI, che consenta di far emergere anche effettivi ruoli, responsabilità e prospettive dei diversi sottocomparti che compongono l’intera offerta di gioco. Ecco i principali risultati descritti col contributo dei professionisti Eidos e Deloitte nella redazione del documento.

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Premessa

Il comparto del gioco pubblico ha assunto dimensioni sociali importanti.

L’obiettivo del documento è di misurare con attenzione l’impatto determinato dal comparto del gioco pubblico sulla collettività, avviando un percorso di sempre maggiore dettaglio sui temi ESG.

Il documento è strutturato come un bilancio di sostenibilità e contiene tra l’altro: (i) le indicazioni dai Bilanci di Sostenibilità delle aziende, dai documenti istituzionali, dagli studi del settore e da media analysis;  (ii) l’elaborazione dei dati di mercato, fiscali ed occupazionali desumibili da fonti istituzionali e di operatori;  (iii) le best practice sociali, ambientali e di governance delle aziende.

L’importanza del Territorio e le principali leve di azione.

L’analisi porta ad una consapevolezza dell’importanza della distribuzione dei prodotti di gioco pubblico sui territori e delle relative verticali e filiere.

Il focus è svolto poi sulle principali leve di azione assicurate che sono: (i) la Responsabilità, intesa come tutela dell’utente; (ii) la Legalità, intesa come presenza dello Stato per arginare un’offerta illegale pronta a soddisfare una domanda di gioco che comunque esiste; (iii) la Fiscalità, intesa come apporto di gettito erariale da emersione altrimenti fagocitato dalla criminalità; (iv) l’Occupazione intesa come conseguenza di valore generata dallo sviluppo del comparto.  Continuando l’esercizio dell’anno passato sono poi interessanti le considerazioni sulle variazioni e per questo il documento offre numerosi raffronti tra i dati di diverse annualità con l’obiettivi di valutare l’andamento nel tempo delle voci di maggiore interesse.

Dall’analisi emerge che le leve di azione sono assicurate essenzialmente dal presidio capillare dei territori con un’offerta pubblica di gioco che da troppo tempo è messa a rischio dalla Questione Territoriale.

Una soluzione potrà essere data con il riordino del comparto pianificato nella Delega al Governo per la riforma fiscale che dovrà trovare un equilibrio tra punti specializzati e punti generalisti ma anche un equilibrio tra punti generalisti bar e tabacchi.

La Leva della Responsabilità nei confronti dell’Utente.

Sulla Responsabilità la tutela dell’utente avviene con: (i) la prosecuzione delle numerose iniziative garantite dagli operatori; (ii) il presidio dei territori con un’offerta di prodotti misurati e controllati dallo Stato; (iii) l’estensione del registro di autoesclusione a diverse tipologie di giochi offerti nei punti fisici; (iv) il potenziamento della tecnologia nell’offerta dei prodotti; (v) un processo di ulteriore qualificazione dell’offerta che tenga conto anche della valorizzazione delle capacita della rete generalista già in grado di gestire prodotti delicati quali tabacco, alcolici e super alcolici.

La Leva del presidio di Legalità

Sulla Legalità gli obiettivi di presidio dei territori si ottengono con la presenza fisica dell’offerta di gioco da parte dello Stato.  Ed i numeri dicono che oggi il presidio c’è ed è l’offerta generalista a garantire un presidio capillare e diffuso dei prodotti di Stato sulla gran parte dei Comuni italiani e dunque un concreto presidio di legalità.  Infatti, rispetto ai 7.904 comuni italiani, i 46.000 punti vendita della rete generalista degli apparecchi presidiano 5.980 comuni, mentre i 4.450 punti specializzati presidiano 1.715 comuni

La Leva della Fiscalità e dell’emersione del gettito erariale.

Sulla Fiscalità gli obiettivi di emersione del gettito erariale (nel 2023 circa 12 miliardi di euro) vengono assicurati in larga parte dal retail con i suoi 10,8 miliardi di euro ed in particolare dalla verticale distributiva degli apparecchi che contribuisce con 5,6 miliardi di euro, in cui la gran parte del contributo proviene dalla rete generalista che apporta 3 miliardi di euro. È necessario continuare a sostenere il patto di legalità sottoscritto dalle imprese garantendo, in particolare per gli apparecchi da intrattenimento, un prelievo fiscale equo e fisso per la durata degli affidamenti concessori.   Ma soprattutto è necessario che il riordino restituisca equilibrio tra i profili di tassazione delle diverse tipologie di gioco con un’importante azione di armonizzazione.

La Leva dell’Occupazione

Anche per l’Occupazione emerge che gli elevati livelli sono assicurati in particolare dalla rete generalista del territorio e da tutta la sua filiera.  Si stimano infatti oltre 140.000 occupati nel retail di cui oltre 110.000 occupati nelle verticali distributive in cui sono presenti gli apparecchi.    Inoltre, solo per gli apparecchi gli occupati sono 42.500 dipendenti: 19.000 riferibili ai punti generalisti costituiti dagli esercizi pubblici e commerciali, 5.000 nelle tabaccherie e ricevitorie, ed oltre 18.000 nelle sale specializzate con apparecchi.

Conclusioni

Nelle 4 aree di interesse sociale, della tutela dell’utente, della legalità, della fiscalità e dell’occupazione viene indicato con estrema chiarezza che per il mantenimento dei livelli di impatto sociale raggiunti è fondamentale il presidio del territorio assicurato da parte della rete generalista, nonché da un’equilibrata distribuzione tra punti specializzati e punti generalisti nel territorio, anche favorendo una sempre maggiore qualificazione di questi ultimi.

Non fare il riordino del territorio, non armonizzare la fiscalità dei sottocomparti significa non solo ritardare le gare pubbliche per le concessioni in scadenza, non solo indebolire il sottocomparto degli apparecchi ed in particolare la rete generalista ma soprattutto significa compromettere gli interessi costituzionali che presuppongono l’esistenza dell’intero comparto.

Geronimo Cardia



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