DECRETO BALDUZZI NON A RISCHIO TAR PIEMONTE RICONOSCE GIURISPRUDENZA A FAVORE (GIOCONEWS SETTEMBRE 2012)

Avvocato Geronimo Cardia - gclegal

DECRETO BALDUZZI NON A RISCHIO TAR PIEMONTE RICONOSCE GIURISPRUDENZA A FAVORE (GIOCONEWS SETTEMBRE 2012)

All’indomani della notizia relativa alla recente ordinanza emessa dal Tar Piemonte in occasione dell’impugnazione di provvedimenti del Comune di Rivoli limitativi di orari e che  pongono distanze minime per le aperture di sale  da gioco, riportiamo il commento del legale  Geronimo Cardia,  esperto di gioco e già impegnato in ‘battaglie’ a livello di regolamentazione locale.

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“Dalla lettura del documento rilevo che  l’ordinanza non abbia  posto  in dubbio  la costituzionalità del decreto cosiddetto Balduzzi.  il Tar, invece,  solleva  una questione di legittimità costituzionale delle norme  del Tuel e delle liberalizzazioni laddove le medesime non prevedano una competenza degli enti locali in materia di giochi per arginare il fenomeno della ludopatia, seppure adottando un’interpretazione che  si ritiene non condivisibile”. “In questo caso, per sostenere che  il dubbio  di costituzionalità sussiste  – e ricorrendo ad un’altra  interpretazione non condivisibile – il collegio precisa che  il decreto Balduzzi non lo aiuta a a risolvere  il caso perché il decreto medesimo disciplinerebbe esclusivamente le concessioni future e non quelle attuali”.

Ma l’aspetto che  deve  essere valorizzato, secondo Cardia,  è che  “in tutte le premesse dell’ordinanza il collegio riconosce che  allo stato  non vi è la competenza degli enti locali per molte delle le ragioni che  di solito eccepiamo nelle impugnazioni di cui ci occupiamo (e che dunque riproporremo con ulteriore convinzione) e inoltre prende atto della ormai copiosa giurisprudenza in materia (ritrovando  numerosi provvedimenti che  ci hanno interessato). E dunque procedendo con ordine per quanto riguarda il primo punto (se  c’è una questione di legittimità costituzionale delle norme  del Tuel laddove non prevedano una competenza degli enti locali) ho l’impressione che  occorrerà precisare che  a differenza di quanto si legge nell’ordinanza l’ordinamento giuridico ha a cuore  il tema  della ludopatia se ne occupa in ossequio al principio costituzionale relativo alla salute e che  ha scelto  per esigenze di unitarietà contemplate dalla costituzione di conferire  allo Stato  la gestione del fenomeno. Ed a tal fine (e qui veniamo al secondo punto) il decreto Balduzzi è utile posto  che  in realtà  conferma detta impostazione anche dando un segnale preciso in merito alla valutazione su quali interventi effettuare perché meritevoli di pianificazioni ulteriori rispetto  alle tante  già esistenti.

Di questo potrà  discutersi anche a breve  in procedimenti analoghi in cui si chiederà la sospensiva dei dinieghi proprio perché nelle premesse il collegio medesimo riconosce la bontà dei motivi di impugnazione e la giurisprudenza a favore consolidata”.

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