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In questo articolo prendiamo le mosse dalla nuova legge regionale che nelle Marche di recente ha ancora una volta evitato l’effetto espulsivo degli apparecchi, a sua volta disegnato già nell’ormai lontano 2017. E mi interrogo sugli effetti che in concreto un siffatto impianto normativo abbia determinato sul territorio nel corso di questi sei anni e mezzo di applicazione bloccante, espulsiva ed asimmetrica, intramezzata da continui rinvii. Purtroppo la descrizione di questo specifico caso regionale va ben oltre i confini del territorio perché si tratta in realtà di una vicenda che in un modo o in un altro ha riguardato e riguarda, con le dovute specificità, la sostanziale totalità delle realtà regionali e provinciali e rischia di riflettersi sulle attività regolatorie a livello nazionale....

Può una legge ridisegnare l’assetto distributivo del gioco pubblico sul territorio? Certo che si. In questo articolo prendo spunto da un caso regionale però emblematico perché ricorrente nel panorama normativo dei territori. In particolare, metto in luce quello che potrà essere il nuovo assetto distributivo disegnato per le Marche dalla Legge Regionale del 25.07.2023. La norma, infatti, tra le altre disposizioni se, da un lato, ha evitato in extermis l’applicazione dell’effetto espulsivo del comparto degli apparecchi, dall’altro, ha esteso l’applicazione del distanziometro ad altre ma non a tutte le tipologie di gioco, ha deciso di affidarsi per il presidio di legalità dei territori sia alle realtà preesistenti facendole salve, sia tabaccai (preesistenti e non) esentandoli dall’applicazione del distanziometro. ...

In questo articolo facciamo un punto della situazione che riguarda la vicenda del distanziometro della Provincia di Trento e della possibilità per l’offerta pubblica di gioco di rimanere operativa almeno sino alla discussione del merito del Consiglio di Stato a dicembre 2023. Il punto è utile anche per comprendere cosa possa essere fatto per conciliare i tempi parlamentari della Delega con le urgenze delle chiusure dei territori....

In questo articolo prendo in considerazione i principali aspetti delle nuove norme in materia di whistleblowing introdotte a marzo con il D.Lgs. 24/2023 che potranno entrare in vigore per alcune realtà già dal 15 luglio 2023 e collocate in un sistema sanzionatorio importante che vede come protagonista l’Anac anche per le aziende private....

Di pronunce dei tribunali amministrativi che prevedono CTU o verificazioni in merito alla natura espulsiva di distanziometri regionali ve ne sono state diverse. La peculiarità del giudizio di verificazione disposto dal provvedimento che trattiamo nell’articolo sta nel fatto che l’incarico di fare chiarezza è stato affidato dal Tribunale all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. ...

Il Tax Control Framework è uno strumento interessantissimo che la delega fiscale in discussione al parlamento sta cercando di rendere alla portata di un pubblico di imprese più ampio rispetto a quello che oggi è previsto dalle norme di riferimento. L’11 maggio ho avuto la possibilità di fare le conclusioni del bel convegno sul tema organizzato con la Commissione 231 dell’Ordine dei Commercialisti di Roma. I relatori che sono intervenuti hanno avuto il merito di realizzare almeno tre obiettivi. ...

In questo articolo prendo in considerazione due falsi miti che riguardano i distanziometri espulsivi delle norme Regionali e Provinciali. Spesso si legge che lo strumento possa ritenersi a tutela delle fasce deboli e che lo strumento sia in linea con le aspettative del legislatore nazionale. In realtà le cose non stanno esattamente così....

In questo articolo prendo in considerazione le percentuali di insediabilità residua per effetto dei distanziometri espulsivi della Provincia di Trento (2%) e della Provincia di Bolzano (1%) che nei recenti contenziosi innanzi ai rispettivi Tar sono stati giudicati in qualche modo proporzionati e quindi legittimi, nonostante la violazione del cosiddetto principio del presidio capillare. Ciò è avvenuto nonostante dette percentuali con le altre degli altri territori siano state ritenute un ostacolo concreto ad effettuare le gare per l’assegnazione delle concessioni proprio dal Consiglio di Stato. Ancora una volta deve registrarsi un corto circuito istituzionale che tarda ad essere disinnescato....

In questo articolo metto in evidenza due vizi che anche per la Corte Costituzionale, se rinvenuti nei provvedimenti di legge, rappresentano i presupposti per assicurare la tutela alla libertà di iniziativa economica. In particolare si tratta, da un lato, dell’arbitrarietà nell’individuare un’utilità sociale da tutelare e, dall’altro, dell’incongruenza delle misure imposte per perseguire l’utilità stessa. L’obiettivo è quindi focalizzare le ragioni per le quali in effetti esistono i presupposti per rimettere alla Corte Costituzionale la valutazione di alcune misure. ...

In questo articolo, partendo da una recente sentenza che riguarda il territorio di Trento prendo in esame due aspetti troppo spesso non considerati dalla giurisprudenza. Il primo riguarda il criterio di calcolo della distanza: come può essere ritenuto adatto allo scopo il criterio del raggio aereo al posto del criterio del percorso pedonale se si pretende di tutelare gli utenti con le distanze, posto che gli utenti non volano ma camminano? Il secondo attiene all’esatta individuazione in concreto dei punti riconducibili alle categorie di luoghi sensibili: come è possibile calcolare l’effettivo territorio vietato appiattendosi sulle ricostruzioni fatte dagli enti locali che sostengono proprio la mancanza di un effetto in concreto espulsivo?...

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