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In questo articolo mettiamo in luce l’andamento della giurisprudenza sul distanziometro espulsivo di Bolzano che si sta sviluppando successivamente alle sentenze del Consiglio di Stato che hanno rigettato la revocazione richiesta dagli operatori. Lo ricordiamo: con il rigetto delle revocazioni era stata messa la parola fine ad un lungo contenzioso dal quale il distanziometro era uscito indenne. Per una serie di ragioni la vicenda giudiziale può non ritenersi chiusa, può ancora rappresentare una soluzione alla Questione Territoriale e va tenuta a mente soprattutto per la lunghezza dei tempi che sta caratterizzando la cosiddetta via normativa del riordino che non ha ancora trovato uno sbocco. In definitiva, mentre si attenda la soluzione normativa, le Istituzioni potrebbero intervenire anche sul piano giudiziale....

In questo articolo mettiamo in evidenza la posizione assunta dal Consiglio di Stato in una recente sentenza, con cui ha difeso la cancellazione operata dal Tar delle limitazioni di orari inflitte da un Comune ad una tipologia di gioco, quella degli apparecchi, distribuito sul territorio. I principi ribaditi sono quelli del difetto di proporzionalità e della mancanza di comprovate esigenze sanitarie specificamente riferite al territorio di interesse. Nella sentenza vengono richiamati principi consolidati e che sono stati oggetto di precedenti approfondimenti ma che oggi catturano ancora l’attenzione per il permanere dell’eccessiva diffusione del fenomeno di limitazione di orari non adeguatamente motivata. I Giudici questa volta hanno puntato il dito anche sul rischio di sversamento della domanda: mentre risulta vietata la distribuzione di alcune tipologie di giochi, gli utenti si rivolgono ad altre tipologie di giochi pubblici terrestri o no, di Stato o no. A discapito dell’obiettivo primario di tutela della salute. ...

In questo articolo mettiamo in luce le specifiche dell’emendamento di recente approvazione con cui è stato messo un punto sul principio di diritto esistente secondo cui non possano essere negati i rapporti di conto corrente agli operatori per il solo fatto della loro appartenenza a categorie cosiddette a rischio. L’emendamento impone formalmente ai soggetti obbligati di avere procedure che non contengano spunti per tenere comportamenti discriminatori ma il divieto di discriminazione opera anche nei confronti di eventuali prassi che si discostino da tale precetto....

In questo articolo riepiloghiamo il complesso iter di valutazione che è stato compiuto negli ultimi anni che hanno preceduto l’approvazione del recente emendamento agli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 231/2007. Dalla denuncia del fenomeno, alla ricerca delle sue ragioni, all’individuazione delle soluzioni fino al punto segnato dall’emendamento. ...

In questo articolo cerchiamo di mettere in risalto il fatto che il recente emendamento approvato, teso a contrastare il fenomeno del de-risking ingiustificato, è solo apparentemente destinato a particolari categorie. Esso in realtà è di ausilio ai soggetti obbligati (ad esempio le banche), dando loro una traccia per l’esercizio corretto degli adempimenti richiesti dalla normativa antiriciclaggio, e soprattutto si pone quale soluzione a tutela del sistema stesso di prevenzione dal rischio di riciclaggio. Questo ce lo fa capire prima di tutti l’EBA, l’Autorità di riferimento in materia a livello europeo. ...

In questo articolo cerco di mettere a fattor comune alcune considerazioni emerse nel corso del Forum di Acadi che abbiamo organizzato per la presentazione del Bilancio di Sostenibilità del Comparto del gioco pubblico, incrociando le stesse con il dibattito di questi giorni sull’attuazione della Delega Fiscale. ...

In questo articolo metto in evidenza le principali considerazioni e riflessioni proposte dalle categorie nel corso del dibattito avvenuto durante il Forum Acadi 2023 alla presenza di Istituzioni, Autorità, esperti ed operatori del settore. La centralità della rete generalista dovrà essere considerata nella fase di valutazione dell’attuazione della Delega Fiscale. ...

In questo articolo mettiamo in luce alcuni aspetti del nuovo distanziometro delle Marche, con un accenno ai riflessi su base nazionale. Al di là della salvaguardia delle realtà preesistenti e dell’esenzione dall’applicazione del distanziometro riservata ai tabaccai, la nuova legge, seguendo le esperienze di tanti casi regionali, ridisegna un nuovo distanziometro, la cui effettiva sostenibilità è comunque da verificare nei suoi nuovi parametri. Nel caso non si registri una sostenibilità in concreto dei nuovi parametri, al di là delle tematiche legate alle applicazioni asimmetriche a diverse tipologie di gioco, la soluzione alla questione territoriale rimarrebbe aperta. E tutti sappiamo quanto invece la soluzione sia cara anche alla Delega Fiscale che vede in essa il presupposto per un riordino del comparto che dia tutela all’utente e che sia giusto. Giusto anche nel senso “non asimmetrico”....

In questo articolo prendiamo le mosse dalla nuova legge regionale che nelle Marche di recente ha ancora una volta evitato l’effetto espulsivo degli apparecchi, a sua volta disegnato già nell’ormai lontano 2017. E mi interrogo sugli effetti che in concreto un siffatto impianto normativo abbia determinato sul territorio nel corso di questi sei anni e mezzo di applicazione bloccante, espulsiva ed asimmetrica, intramezzata da continui rinvii. Purtroppo la descrizione di questo specifico caso regionale va ben oltre i confini del territorio perché si tratta in realtà di una vicenda che in un modo o in un altro ha riguardato e riguarda, con le dovute specificità, la sostanziale totalità delle realtà regionali e provinciali e rischia di riflettersi sulle attività regolatorie a livello nazionale....

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