01 Ott Cardia (ACADI): ‘Regole certe per adeguata tutela dei cittadini’ (Gioconews.it – 26 settembre 2018)
Il Presidente di Acadi, Geronimo Cardia, esalta il ruolo dei concessionari a tutela dei cittadini e della legalità.Roma – “Dentro il gruppo Hbg ci sono tanti concessionari, perché ogni sala bingo ha una concessione. Ogni concessione è un patto siglato con lo Stato, un insieme di regole per assicurare un accesso ordinato al gioco. Questo per svolgere una attività ultra regolamentata volta a raggiungere determinati obiettivi. I concessionari sono chiamati a svolgere tale funzione e tutti i risultati positivi raggiunti dai concessionari vanno condivisi con lo Stato, con cui si è firmato il patto di concessione”. Interviene così Geronimo Cardia, presidente di Acadi, alla presentazione del Bilancio Sociale 2017 di Hbg Gaming.Fondamentale e fondante il ruolo del concessionario: “Lo Stato ogni volta che scrive delle regole pensa al cittadino. Questo è accaduto anche per il mondo del gioco. Il legislatore quando scrive una regola sul gioco pensa ad esempio alla tutela dei minori, vietando il loro accesso al gioco. E tali regole vengono fatte rispettare dai concessionari e dagli operatori che operano sul territorio”.Il momento è particolare e si parla solo di divieti. Cardia precisa: “Per tutelare il giocatore e contrastare la dipendenza non si deve staccare la spina, ma serve dare regole. La domanda di gioco comunque esiste, quindi il divieto assoluto del gioco lecito non fa altro che andare a rimpinguare le tasche dell’illegalità. Bisogna invece fare un’azione culturale sul gioco. Le distanze dai luoghi sensibili non servono a giocare meno. Bisognerebbe fare un bilancio sociale degli effetti del distanziometro che in alcuni territori vieta completamente il gioco lecito. Si potrebbero capire gli effetti sull’occupazione, sulla economia ma anche sulla legalità. Ed è chiaro che il consumatore non ne beneficia, dato che il divieto del gioco lecito spinge il giocatore problematico verso una offerta illegale e pericolosa. Il desiderio di informazione e formazione del settore del gioco è costante. Questo contribuisce a una crescita culturale. Bisogna spiegare che chi si avvicina al gioco si avvicina a una forma di intrattenimento e non ad una ricchezza che prima non si aveva”.