23 Dic Bisogna superare gli equivoci di fondo, senza ipocrisie. Le fasce orarie comunali, che impongono agli apparecchi 17 ore di divieto al giorno, sono utili da un punto di vista sanitario? Rispettano il principio di proporzionalità? Non violano l’Intesa del 2017? GERONIMO CARDIA, JAMMA – dicembre 2024
Si tratta di un altro corto circuito, registrato questa volta in giurisprudenza, in merito ai divieti di fasce orarie giornaliere che portano a 17 su 24 le ore di interdizione della distribuzione degli apparecchi sul territorio. La sentenza analizzata è un pretesto per affrontare il tema articolato che riguarda diversi Comuni, non solo quello di Venezia del caso specifico. Anche Varese e Busto Arsizio che hanno da poco previsto 18 ore di divieto per i soli apparecchi. Il caso esaminato dimostra l’esistenza di una convinzione di fondo di ritenere siffatte misure idonee a tutelare la salute degli utenti. Ma come dicono gli esperti in materia sanitaria e dimostrano i numeri, così non è. Occorre superare i pregiudizi, chiarire gli equivoci affrontando senza ipocrisie le questioni di fondo e mettere a terra i giusti strumenti per contrastare il disturbo da gioco d’azzardo. In definitiva si impone una soluzione o in sede di Tavolo Tecnico o in sede giudiziale: è un diritto non degli operatori ma degli utenti....