FORMA E SOSTANZA. DALLA POLITICA ALLE ISTITUZIONI SI MOLTIPLICANO LE ISTANZE PER IL RIORDINO DEL GIOCO PUBBLICO. ACADI “SOSTENIBILITà E STABILITà PER IL SETTORE” LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE GERONIMO CARDIA

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Forma e Sostanza. Dalla politica alle istituzioni si moltiplicano le istanze per il riordino del gioco pubblico: ecco quali sono gli auspici degli operatori dei due settori, che ne approfittano per tracciare un bilancio dell’anno in via di conclusione.

Acadi: “Sostenibilità e stabilità per il settore”.

“La questione è chiara, condivisa e ben nota. Il comparto ha bisogno di misure che direttamente o indirettamente sostengano una liquidità penalizzata da un evidente record di chiusure; della soluzione alla “Questione Territoriale” sia a livello dei singoli territori per proseguire il cammino dei revirement già registrati (per i termini di espulsione che via via si avvicinano), sia a livello nazionale (per una sempre attesa soluzione definitiva); nell’immediato delle proroghe tecniche alle concessioni, ai diritti ed alle proroghe in scadenza, proroghe tecniche lo ricordiamo che non possono che essere non onerose anche perché subite dal comparto e imposte dall’attuale mancata soluzione alla questione territoriale (lo ha anche detto chiaramente il Consiglio di Stato al Ministero delle Finanze in epoca non sospetta); del riordino che porti sostenibilità e restituisca stabilità all’offerta pubblica di gioco assicurando i giusti presidi di contrasto al disturbo da gioco d’azzardo ed eliminando gli effetti distorti dei distanziometri espulsivi;  della stabilizzazione definitiva e ove possibile riduzione dei prelievi che hanno ridoto all’osso le remunerazioni inizialmente riconosciute in sede di assegnazione delle concessioni;  del superamento delle distorsioni della tessera sanitaria; di un sistema di distributivo che sia sì qualificato ma allo stesso tempo diversificato anche in esercizi generalisti come i bar per assicurare il giusti livelli di presidio dei territori consentiti dagli importanti livelli occupazionali raggiunti”.

Ha le idee ben chiare Geronimo Cardia, presidente di ACADI – Associazione Concessionari di Giochi Pubblici, sui punti fermi per garantire la sostenibilità ed il rilancio del settore, nell’immediato e a lungo termine.

“Sul tema reputazionale è chiaro che il comparto rappresenta un presidio di legalità dei territori, uno strumento di collaborazione micidiale al servizio dell’ordine pubblico, per le tante funzioni ascritte (dal coinvolgimento quale parte attiva nel sistema Paese antiriciclaggio, alla garanzia della tracciabilità dei flussi finanziari e così via dicendo). Ma anche per i cancelli, i requisiti, i livelli di trasparenza ed informativi assicurati per l’ingresso ed il permanere dei soggetti che vi operano.   Il comparto è e deve essere visto come un importante e ben strutturato soggetto attuatore delle politiche economiche, ma ancor di più sanitarie, di ordine pubblico, di gettito erariale, del lavoro che lo Stato intende attuare in materia di gioco nell’esercizio della sua riserva di legge.  E può e deve essere visto come tale anche dal territorio che nell’ambito delle prerogative ascritte dal Titolo V della costituzione ha la possibilità di ulteriormente declinare le regole per una migliore tutela della salute.   Il comparto è uno strumento prezioso, al servizio dello Stato e degli Enti Locali”.

Secondo Cardia, poi, “nel contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, il comparto ha già e in futuro può avere ancora di più un ruolo importante.  Al riguardo sono numerosi gli spunti proposti: dal processo di qualificazione della domanda (che passa per un’importante attività di prevenzione e informazione), ad uno strutturato ed articolato processo di qualificazione dell’offerta (che include non solo la formazione delle persone, non solo l’allestimento degli ambienti ma anche il ricorso alla tecnologia dei prodotti), a quello della definizione di un sistema integrato di cura con vincoli di spesa, ritraibili dal gettito già generato, in favore dei servizi sanitari regionali a favore delle dipendenze tutte, anche tenendo conto del notorio fattore della comorbilità. Anche questi giorni che stiamo vivendo ed ai quali andiamo incontro sono cruciali per il futuro dei lavoratori, imprese e utenti che attendono dalla politica le giuste risposte”.

 



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