04 Feb RDC E GIOCO: ‘LA TASSAZIONE INCIDE SUL MARGINE E CREA INSTABILITÀ’ (gioco news 4 febbraio 2019)
In audizione in commissione in Senato sul Dl su reddito di cittadinanza e pensioni anche i rappresentanti di Acadi e di Lottomatica.
Anche i rappresentanti di Acadi e di Lottomatica in audizione informale, in commissione Lavoro in Senato, sul decreto legge sul reddito di cittadinanza e quota cento, che prevede misure anche in materia di gioco, in particolare (ma non solo) l’innalzamento del Preu per le slot, non più “solo” l’1,35 percento previsto dalla legge di Bilancio 2019, ma di un ulteriore 0,65 percento. Quindi, il 2 percento a partire dal 1° gennaio 2019.
“In questi mesi più volte dimostrato la nostra volontà a interloquire per mettere a disposiizone la nostra esperienza su temi che ci riguardano direttamente. La nostra associazione – afferma il presidente di Acadi, Geronimo Cardia – porta nelle casse dello Stato il 70 percento del gettito erariale che viene generato dalla spesa dei giocatori e che si attesta sui 18 miliardi di euro”.
Cardia evidenzia: “Il sistema concessorio sta consentendo allo Stato di avere a disposizione strumenti per assicurare il rispetto della legalità e delle regole del gioco, stiamo dando contributo per presidiare la legalità”.
Il presidente di Acadi sottolinea come il livello di tassazione si sia incrementato nel tempo di diversi punti percentuali e sia sostanzialmente raddoppiato per le slot, mentre per le Vlt si è passati dal 2 a oltre 7 percento. “Questi aumenti non possono essere paragonati a semplici aumenti di tariffe, ma vanno a incidere sul margine, questo fa la differenza e determina la non stabilità del sistema, come afferma l’Ufficio parlamentare di bilancio”. Cardia evidenzia: “I distanziomentri che sono previsti sono viziati da un errore tecnico: sono talmente tanti i luoghi sensibili ed è così ampio il raggio di interdizione che si individuano solo aree coperte dal divieto. Questo comporta che a una domanda di gioco che esiste interviene un’offerta non più legale, ma che è espulsa, ma illegale. Come i totem. Se non riusciamo ad avere uan stabilità del sistema concessorio temiamo fortemente di non riuscire a finanziare le misure di politica economica volute dal governo”.