15 Mar NEW SLOT E LIMITIAZIONI DEI COMUNI: DAL TAR LOMBARDIA PRINCIPI IMPORTANTI PER LA GIURISPRUDENZA (GIOCONEWS MARZO 2013)
E’ di ieri il provvedimento del Tar Lombardia che, confermando il contenuto del decreto inaudita altera parte emesso nei giorni scorsi, finisce per sospendere gli effetti dell’ ordinanza con la quale il Comune di Milano aveva ritenuto di porre ulteriori e piu stringenti limiti, in questo caso di orari, al gia piu che regolarnentato comparto legale dei giochi. Interessanti i contenuti delle motivazioni.
Il Tribunale ha ritenuto di far leva sul fatto che i1 provvedirnento del Comune sia carente sotto il profilo della motivazione ritenendo che “la motivazione pasta dall‘Amministrazione comunale a fondamento dell‘impugnata ordinanza (“adeguamento a disposizioni di legge e a modifiche gia adottate con precedenti provvedimenti speciali‘‘) non appare ne sufficiente ne congrua a giustificare il divieto di svolgimento dell ‘attivita durante l ‘orario notturno“. In questo caso i Giudici mettono in luce il fatto che nella rnisura in cui un’arnrninistrazione locale operi una lirnitazione occorre che questa abbia un fondarnento e che tale fondarnento debba trovare origine nel fatto che la lirnitazione sia idonea a perseguire lo scopo che l’ arnrninistrazione locale si prefigge. In altre e piu semplici parole i Giudici non hanno trovato il necessario nesso tra l’esigenza rappresentata di “adeguamento a disposizioni di legge e a modifiche gia adottate con precedenti provvedimenti speciali”, da un lato, e lo strurnento individuato del “divieto di svolgimento dell ‘attivita durante l ‘orario notturno“, dall ‘altro.
Nell’ordinanza del Tar Lombardia si legge, poi, un passaggio interessante in ordine alla valutazione di quanto sia consentito ai Comuni di utilizzare i poteri di cui all’ormai noto articolo 50 comma 7 del Testo Unico degli Enti Locali per porre limitazioni al comparto legale dei giochi. Ed in particolare il Tar senza fare sconti precisa che ‘‘pare dubbio che l ‘esercizio del potere di ordinanza di cui all‘art. 50, comma 7 del D.lgs. 267/2000, preordinato ad armonizzare “I‘espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti“, possa costituire una sicura base normativa per il perseguimento della finalita indicata dalla difesa dell ‘Amministrazione (vivibilita dei quartieri cittadini, cfr. pag. 13 della memoria dell ‘8. 3.2013)“.
Infine, ed ciò che veramente colpisce favorevolmente senza nulla togliere ai due punti sopra evidenziati sia chiaro, è che il Tar Lombardia “ravvisa un pregiudizio grave ed irreparabile integrato dal possibile licenziamento dei dipendenti appositamente assunti per garantire lo svolgimento del servizio durante il programmato orario di apertura“. Questa sensibilita dimostrata dai Giudici di Milano, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, e importante ed e bene sia tenuta in considerazione anche in altri giudizi, in cui si e dovuto purtroppo riscontrare una certa resistenza ad irnrnedesimarsi nei problemi verarnente importanti che i lavoratori e le aziende del comparto legale del gioco sono costretti a fronteggiare per i nurnerosi e disomogenei provvedimenti lirnitativi lasciati alle iniziative degli enti locali e territoriali.
Il merito di questo contenzioso e fissato al 23.10.2013 ma nel frattempo altri potrebbero essere i contributi della giurisprudenza che andranno monitorati attentarnente.